STUDENTI CITTADINI EUROPEI

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Si è tenuto oggi all’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Catania il convegno “Studenti cittadini europei”, un interessante momento di incontro tra istituzioni regionali ed internazionali, rappresentanze dei magistrati, rappresentanti delle organizzazioni degli studenti e docenti dell’Ateneo etneo all’interno del quale si è discusso sul tema della lotta alla mafia e della legalità nelle istituzioni europee. Nell’incontro, alcuni tra i più importanti protagonisti della lotta alla mafia come l‘Onorevole Rita Borsellino ed il Dott. Pasquale Pacifico, sostituto Procuratore della Repubblica e Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Catania, hanno incontrato gli studenti catanesi e coinvolgendo il Magnifico Rettore prof. Giacomo Pignataro, l’assessore alla Cultura del Comune di Catania Orazio Licandro, delegato dal Sindaco Bianco ed il Presidente dell’E.R.S.U. di Catania, Prof. Alessandro Cappellani.

L’incontro organizzato dalla Professoressa Maria Tomarchio, ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Catania e Presidente del Centro Studi e Ricerche Sicilia/Europa ‘Paolo Borsellino’, in collaborazione con Associazione Nazionale Magistrati, Università degli Studi di Catania ed E.R.S.U. di Catania, Ufficio XII – Ambito Territoriale Catania dell’USR Sicilia. Fondamentale anche l’apporto delle organizzazioni studentesche che hanno preso parola alla fine dell’incontro aggiungendo un importante importanti testimonianze delle esperienze visusute all’interno dell’Università italiana.

Il prof. Giacomo Pignataro ha evidenziato l’importanza della comunità euro-mediterranea che si costruisca intorno ai temi della legalità e della cultura del rispetto nei confronti della “cosa pubblica”. Il presidente dell’ERSU, Prof. Alessandro Cappellani ricordando che l’ente che rappresenta è sempre pronto a sostenere iniziative come quella odierna, ha messo in evidenza che amministrando la cosa pubblica si deve dare l’esempio di rigore morale ed efficienza. Solo in questo modo si garantiscono i cittadini e si tengono lontani gli interessi illeciti. Un significativo riferimento alla figura di Paolo Borsellino è stato introdotto dall’intervento della Prof.ssa Tomarchio la quale ha ricordato come il magistrato palermitano fosse un forte sostenitore del concetto di “circolarità” del rapporto tra cultura, educazione e lotta alla criminalità organizzata.

Davvero emozionante l’intervento di Rita Borsellino che da siciliana ha avuto nei rapporti con i colleghi degli altri Paesi membri, ha mosso una pesante accusa nei confronti  dell’Unione Europea, che “ha determinato le conseguenze peggiori, togliendo di fatto i diritti fondamentali ad alcuni popoli come, più di tutti, quello greco”.  Un parte del discorso è stata dedicata al ricordo della figura del fratello Paolo e delle importanti informazioni in mano al magistrato negli ultimi giorni prima del fatale attentato.

Un ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e delle azioni da essi utilizzati nell’ambito delle indagini sulla mafia è stato fornito agli studenti dal Sostituto Procuratore Pacifico, che ha evidenziato come la sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche crea uno spazio difficilmente colmabile dallo Stato e, proprio per questo, preda degli interessi delle cosche.