Iniziativa Ersu-Assostampa

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“Il Calcio Catania tra cronaca e storia: Angelo Massimino, ‘il presidentissimo’ a cavallo di due metodi di gestire il calcio”

 

Nella Sala Museion della residenza Ersu di Catania, in via Verona, si è tenuta la conferenza promossa dall’Ufficio stampa dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario e dall’Assostampa di Catania, dal titolo “Il Calcio Catania tra cronaca e storia: Angelo Massimino, ‘il presidentissimo’ a cavallo di due metodi di gestire il calcio”. All’incontro, moderato da Daniele Lo Porto, segretario provinciale dell’Assostampa, sono intervenuti anche Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della Federazione della stampa, Nino Milazzo, già vice direttore del Corriere della Sera e direttore di Telecolor, presidente del Teatro Stabile, lo storico Tino Vittorio, l’esperto di Catania calcio Sergio Capizzi, nonché gli autori del volume “Tutto il Catania minuto per minuto”: Antonio Buemi, Alessandro Russo (nipote di Massimino),  Filippo Fabio Solarino, Roberto Quartarone. Ad aprire i lavori, il presidente dell’Ersu, professore Alessandro Cappellani, e il capo Ufficio stampa dell’Ente, dottor Giampiero Panvini. “Con l’Assostampa di Catania abbiamo avviato una importante collaborazione – ha affermato Panvini -. Insieme creeremo altri eventi importanti per la città e la società civile”.

 

Il presidente Cappellani ha dichiarato: “Siamo lieti di aprire la nostra residenza all’Assostampa e a questo incontro. Il calcio non è il mio forte…, ma vi ascolterò con grande interesse. Per l’Ersu è una svolta decisiva. Oltre ad occuparci di borse di studio e posti letto, apriamo alla città, ad eventi culturali creando la giusta osmosi anche tra i nostri studenti e quelli stranieri”. Poi si è entrati nel vivo del dibattito, partendo da un episodio del 22 febbraio 1981, un duro scontro tra il “presidentissimo” e il giornalista Luigi Ronsisvalle, inviato a seguire Catania-Lazio al “Cibali” per Antenna Sicilia. “Massimino, il presidente patriarca, è stato un precursore dei nostri tempi – ha affermato Luigi Ronsisvalle -. Lui gestiva la squadra come un padre-padrone. Cacciava fuori i soldi e pretendeva di non offrire gratis lo spettacolo nemmeno ai giornalisti. Adesso assistiamo a un calcio, governato dai diritti televisivi, dove c’è spazio solo per il marketing e per i proventi che ne derivano, a discapito di quel filo di sensazioni ed emozioni, che univa giornalisti e sportivi”.

E’ stata raccontata la trasformazione del calcio, da quello padronale a quello mondializzato, regolato dal businnes dei diritti televisivi. A cavallo di queste due epoche la figura indimenticabile di Angelo Massimino, il presidentissimo del Catania, che nessuno ha mai dimenticato. Simpatici aneddoti sono stati raccontati da Alessandro Russo e da Nino Cantone, giocatore tanti anni fa del Catania e catanese doc.

Umberto Pioletti